Situazione Attuale

Dall’analisi dei tesserati 2017 emerge un dato estremamente significativo: sul totale dei tesserati (circa 30.000) solo circa l’11% (circa 3.200) sono da considerarsi agonisti (considerando chi veramente fa gare da U10 a senior) mentre i tesserati che svolgono attività amatoriale/promozionale/ricreatica sono circa 24.500 e rappresentano circa l’80% dei tesserati complessivi (i restanti sono tecnici, dirigenti, giudici, ecc..).

Da questo dato è possibile avere evidenza anche in FASI di quello che è a livello generale già da tempo ampiamente riconosciuto: la centralità dello sport agonistico di mera competizione, destinato ad un pubblico ristretto di atleti e che per decenni ha rappresentato l’unica dimensione dello sport nel nostro Paese, ha progressivamente ceduto spazio ad un concetto di sport che ha messo in evidenza la funzione sociale, educativa, ricreativa e sanitaria che esso è in grado di veicolare con la conseguenza che, in pochi anni, la pratica sportiva amatoriale ha visto una vera esplosione nel numero dei praticanti e delle organizzazioni sportive.

La vecchia accezione di sport come pura prestazione agonistica è ormai superata da una concezione del momento sportivo come “luogo” dove confluiscono le nuove domande sociali collegate alle trasformazioni della società.

La FASI fino ad ora è rimasta sostanzialmente cieca rispetto a queste necessità, non ha saputo in modo adeguato far fronte alle domande che derivavano dalle trasformazioni sociali e, conseguentemente, anche nell’arrampicata sportiva gli Enti di Promozione Sportiva hanno occupato gli spazi lasciati vuoti dalla Federazione (lo dimostra il fatto che varie società/Associazioni sportive hanno l’affiliazione sia con FASI che con EPS e che molto spesso tesserano più per questi ultimi).

Obiettivi 

Dare risposte a questa nuova domanda e ampliare l’offerta è essenziale per avvicinare una nuova utenza e per fidelizzare quella attuale facendola sentire parte attiva delle attività federali. Questa opportunità va colta e vinta soprattutto con la professionalità incomparabilmente più alta dei nostri tecnici, l’esperienza ed il sapere maturati in tanti anni di gare di livello agonistico e tutto il richiamo del nostro ambiente.

La Federazione, negli scopi nel prossimo futuro, deve avere necessariamente anche quello di sviluppare un adeguato Settore Amatoriale che sia capace di offrire attività strutturate e organizzate sia ad adulti che ragazzi che intendono vivere e praticano lo sport in modo non agonistico; in alcune realtà questo già avviene ma è necessario sostenerne lo sviluppo su tutto il territorio con un idoneo supporto coordinato dalla Federazione, che andrà poi sviluppato soprattutto dai comitati regionali/provinciali.

Come?

Le tematiche da affrontare, interconnesse tra loro, implicano aspetti legali, assicurativi, sanitari, economici, tecnici e organizzativi e coinvolgono sia strutture centrali (CF e Commissioni) che periferiche (Comitati, Società/Associazioni sportive); le principali sono:

– ridefinire il significato di “amatoriale/promozionale” in rapporto a quanto previsto nelle norme statutarie: vincoli/campi di azione;

– prevedere costi di tesseramento inferiore per questa categoria;

– prevedere la possibilità di un tesseramento alla FASI a giornata o ad evento con idonea copertura assicurativa;

– elaborare un regolamento tecnico e di gara per manifestazioni amatoriali;

– strutturare dei calendari locali e poi delle fasi finali nazionali;

Tempistica

Obiettivi differenziati: tra brevissimo e medio termine

Chi?       

CF, Commissione Tecnica, Commissione Medica, Settore Assicurativo